Gela. Denunce incrociate che, alla fine, hanno portato a giudizio quattro ex soci, tutti impegnati nella gestione del lido Madhia, sul lungomare Federico II di Svevia. I controlli della guardia di finanza. Attività che, successivamente, venne fermata. Tra le accuse contestate dai magistrati della procura, ci sono anche ipotesi di appropriazione indebita, legate ai fondi economici a disposizione del gruppo. Nel corso del dibattimento, è stato sentito uno dei militari della guardia di finanza che autorizzò l’avvio di una serie di accertamenti fiscali all’interno del lido, allora condotto da uno dei soci finiti a giudizio. Il testimone ha risposto alle domande formulate dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro e dai difensori degli imputati, gli avvocati Flavio Sinatra, Filippo Spina e Raffaella Nastasi. Le verifiche vennero avviate dopo la denuncia presentata da uno degli ex soci, a sua volta finito a processo. I difensori, comunque, hanno cercato di ricostruire l’effettiva composizione del gruppo societario impegnato, in quel periodo, nella conduzione dell’attività commerciale. Davanti al giudice Marica Marino, nelle prossime udienze, verranno sentiti altri testimoni.