Presunte irregolarità nei lavori del tribunale, chiusa l’udienza preliminare: disposto il processo

 
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Gela. Dovranno presentarsi a processo il prossimo maggio. Si tratta di tecnici e funzionari che hanno avuto un ruolo nelle procedure dei lavori di costruzione di palazzo di giustizia. Per i magistrati della procura, che davanti al gup ne hanno chiesto il rinvio a giudizio, ci sarebbero state diverse anomalie. Infiltrazioni piovane, le coperture inadeguate delle torri e presunte difformità rispetto al progetto originario, sono tra i punti presi in considerazione nel corso delle indagini. Tra le contestazioni mosse, c’è infatti quella di frode. Davanti al gup, sono finiti Luigi Amoroso, Salvatore Cassarino, Manlio Averna, Mario Spina, Giuseppe Cappello, Gaetano Carmantini, e Giovanni Costa.

Le difese, anche durante l’udienza preliminare, si sono opposte alle accuse, escludendo irregolarità nella gestione dei lavori e nell’uso dei materiali previsti. Sono stati sentiti anche i periti scelti per valutare gli aspetti tecnici dell’intera vicenda. Alla fine, è stato disposto il giudizio. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Gagliano, Gaetano D’Arma, Angelo Urrico, Feliciana Ponzio, Sergio Iacona, Marianna Conforto e Gianluca Sprio.

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