Gela. La necessità di rinnovare una notifica fa slittare al mese prossimo l’avvio del procedimento davanti al gup, nel quale a rispondere di presunta violenza sessuale ai danni delle due nipoti, una ancora minorenne, è il nonno. Fu la madre delle ragazze, figlia dell’uomo, ad accorgersi che qualcosa di anomalo pare si fosse verificato. Avrebbe trovato il padre insieme alla figlia, ancora minorenne, in atteggiamenti che la fecero subito allarmare. Ad ammettere che c’erano stati approcci da parte del nonno fu anche l’altra figlia della donna, già maggiorenne. Fatti che hanno portato i pm della procura ad avviare indagini e ora sarà il gup a decidere. A rispondere di calunnia è invece la moglie dell’uomo, che pare abbia tentato, secondo le contestazioni, di delegittimare la figlia e il contenuto della sua denuncia. Avrebbe bollato come false le accuse che la donna ha mosso al padre.
Per i pm, la donna, nonna delle ragazze, avrebbe solo cercato di coprire il marito. I due imputati sono difesi dai legali Giacomo Ventura e Angelo Gaccione. Le due ragazze e la madre sono pronte a costituirsi parti civili, assistiti dall’avvocato Salvo Macrì.