Gela. La sfiducia al sindaco Domenico Messinese ma anche quella al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia.
Cambiare tutto? E’ un periodo molto convulso, almeno tra i banchi dell’assise civica. Così, a rompere gli indugi, nel centrosinistra, sono i consiglieri comunali del Polo Civico Guido Siragusa e Sandra Bennici. Entrambi, infatti, aprono ad una nuova fase. “Il consiglio comunale, oggi, è fuori controllo. E’ praticamente impossibile individuare una maggioranza o una vera opposizione. È colpa del sindaco? E’ colpa del presidente del consiglio? E’ colpa della giunta? E’ colpa dell’assise civica? Di certo – dicono – esiste un malcontento diffuso verso l’amministrazione comunale ma anche rispetto al consiglio e all’attuale presidente, di cui diversi consiglieri hanno già chiesto la sfiducia. E’ ancora prematura per il sindaco ma possibile per la presidente Alessandra Ascia. In quest’ultimo caso, per far passare una possibile mozione d sfiducia sarà necessario il consenso di almeno venti consiglieri. Per la delicatezza del momento, è indispensabile che tutti i consiglieri assumano un atteggiamento costruttivo per la città che amiamo, onorando la funzione assegnataci dagli elettori”. Guido Siragusa e Sandra Bennici, così, non escludono nessun capovolgimento di fronte. “Le divisioni consiliari sono così profonde – continuano – che la gestione dello stesso consiglio comunale diventa problematica. Ed allora, se si vuole salvare la legislatura ed evitare che i lavori consiliari siano rilegati alla irrilevanza politica, bisogna rimettere tutto in discussione per sanare quelle fratture createsi fin dall’insediamento e mai superate, anzi aggravate ancor di più da un Partito Democratico diviso e frantumato, con correnti che si scontrano tra loro. Un patto programmatico di legislatura può arrivare soltanto con un consiglio comunale coeso, capace di esprimere una maggioranza stabile, convinta ed affidabile. Tutti i consiglieri o almeno la maggioranza di loro devono saper guardare al futuro con saggezza. Ne servono almeno venti, pronti a ridare dignità all’aula. Una rotazione adeguata, anche nella composizione delle diverse commissioni consiliari, a volte rimette nel giusto verso la funzionalità di un organo istituzionale. I cittadini hanno riposto in noi tutti la loro fiducia, la nostra comunità ha bisogno di serenità e di coesione sociale”. Il sasso, nel centrosinistra, è già stato lanciato. A questo punto, nulla è più sicuro, neanche il posto del presidente del consiglio Alessandra Ascia, al centro di tante critiche dopo aver apposto la propria firma sulla richiesta di sfiducia al sindaco Domenico Messinese, targata Movimento cinque stelle.