"Presidenza Ati importante per la città", Di Stefano: "Ora manager e una struttura da completare"

Soprattutto nelle ultime settimane, sono parse maggiori le possibilità per una sua presidenza. Con Di Stefano all'Ati idrico, si completa un trittico che per il resto parla la lingua politica del centrodestra

20 ottobre 2025 22:59
"Presidenza Ati importante per la città", Di Stefano: "Ora manager e una struttura da completare" -
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Gela. Con la proclamazione, all'unanimità, del neo presidente dell'Assemblea territoriale idrica, inizia ufficialmente l'era Di Stefano alla guida di un'Ati che sovraintende l'intero sistema territoriale. Il sindaco gelese sarà affiancato dal primo cittadino di Marianopoli Salvatore Noto e da un cda nel quale sono rappresentate sia entità di centrosinistra sia bandiere di centrodestra, oltre a quelle civiche. “Devo ringraziare tutti i sindaci che hanno creduto nella mia elezione – dice Di Stefano – non si è trattato di una scelta meramente politica ma c'è stata una volontà comune. Il sindaco Noto ha una grande esperienza e collaborerò con il consiglio d'amministrazione. Devo dire che questa elezione è importante non tanto per me quanto per la città, che si trova al centro di un sistema idrico da sviluppare ancora di più. Il sindaco Massimiliano Conti, in questi anni, ha fatto un lavoro enorme”. Il primo cittadino gelese non la mette in politica ma sa bene che la volontà del centrodestra, soprattutto di alcune aree di quella coalizione, è stata decisiva per concentrare l'assenso sulla sua candidatura. Soprattutto nelle ultime settimane, sono parse maggiori le possibilità per una sua presidenza. Con Di Stefano all'Ati idrico, si completa un trittico che per il resto parla la lingua politica del centrodestra, visto che il Libero Consorzio è andato ai forzisti, attraverso l'elezione del presidente Walter Tesauro, mentre il cda della Srr4, per il ciclo rifiuti, è sotto l'egida della Dc, con il presidente Gianfilippo Bancheri. Il programma di Di Stefano, già dalle prime battute, appare piuttosto nitido. “Bisognerà strutturare l'Ati – continua – dobbiamo completare l'iter per il direttore generale e aggiungere altre figure tecniche e amministrative, dato che il sindaco Conti, con un lavoro importante fatto, si è dovuto muovere senza queste figure. Ho già informato i sindaci del cda e sono d'accordo”. Gela, da anni, è epicentro degli effetti, non sempre favorevoli, di un servizio idrico non ancora al livello delle tariffe salate che vengono pagate dagli utenti. L'amministrazione Di Stefano e il presidente uscente dell'Ati Conti, in questo anno di governo della città, hanno voluto stringere ancora di più per maggiori fonti di approvvigionamento e per migliorare la rete vetusta. L'ultimo atto ufficiale di Conti è stata la consegna dei lavori della rete fognaria di Manfria, alla quale si aggiunge la terza fase del piano di sostituzione della rete vetusta (che va però finanziato).

In foto il sindaco Terenziano Di Stefano

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