Gela. Venerdì, potrebbero esserci “sorprese” nel nuovo confronto al quale sono chiamate le tante anime dell’agorà politica. Il commissario dem Giuseppe Arancio, in serata, insieme ai vice Giuseppe Fava e Francesco Di Dio, ha tenuto ad informare i dirigenti del partito e non solo, rispetto ai “passaggi fino ad oggi fatti”. Il Pd è chiamato alla proposta, insieme a grillini e civici, per verificare se ci siano tutte le condizioni di un’alleanza compatta con progressisti e moderati. Dovrebbe essere questo, sulla carta, il “progetto per la città” alternativo a quello dell’amministrazione Greco e alla piattaforma del centrodestra dei partiti. Sono giorni di contatti costanti e di verifiche interne. “A noi interessa preservare il valore della coalizione, come elemento portante di tutti i discorsi che si faranno – dice proprio Arancio – tutto il resto verrà con molta facilità”. Il commissario sembra confidare non solo nella tenuta della potenziale coalizione (in attesa di un accordo complessivo) ma anche in quella del partito che è chiamato a traghettare. Questa mattina, l’avvocato Claudia Caizza, componente dell’assemblea nazionale, ha fatto un appello alla piena concertazione e al coinvolgimento di tutto il partito nelle scelte che si faranno. “Da quando ho assunto l’incarico di commissario ho convocato diverse riunioni – aggiunge l’ex parlamentare Ars – non voglio nessuna polemica. L’avvocato Caizza, legittimamente, può dire tutto ciò che vuole. Anche lei è stata invitata e sarà pienamente coinvolta. Seppur il ruolo commissariale esuli da qualsiasi consultazione interna, ho sempre preferito informare tutti, nessuno escluso. Questo non è un partito che prende decisioni nelle stanze segrete. Si decide sempre tutti insieme. Il Pd è un partito plurale e rendiamo conto alla direzione di tutti i passaggi”. Per Arancio, così come per Fava e Di Dio, la priorità nel percorso dell’alleanza va data “all’unità e alla condivisione”. “Senza questi valori non potremmo essere né vincenti né credibili”, sottolinea ancora.
L’ex parlamentare regionale è tra quelli che ritengono possibile un risultato favorevole alle urne, purché l’alleanza non si sfilacci o perda pezzi importanti. “E’ una battaglia importante – conclude – non solo per noi ma per tutti i partiti della coalizione. Si sta concretizzando un asse che parte da progetti per la città e da valori condivisi. Ci sono i presupposti per liste con persone di spessore. La città attraversa una situazione economica drammatica. L’ente comunale è una macchina senza ruote. Manca personale e mancano dirigenti. Manca di tutto”.