Gela. L’istanza venne presentata agli uffici del Comune, lo scorso anno. Allo stesso tempo, i manager di Eni hanno proceduto ad attivare l’iter autorizzativo, anche in sede ministeriale. A fine mese, è fissata, a Palazzo di Città, una conferenza di servizi per valutare il progetto di potenziamento del sistema Btu della green refinery. E’ tra gli impianti cardine dell’intero ciclo per i carburanti sostenibili. L’azienda ha predisposto l’upgrading, volto a migliorare il processo produttivo. In municipio, è lo sportello Suap, coordinato dal dirigente Emanuele Tuccio, ad occuparsi di vagliare le carte presentate dai manager della multinazionale.
Il potenziamento del Btu è destinato, in base ai progetti dell’azienda, alla realizzazione di “una quarta linea di degommazione acida che verrà utilizzata per garantire una migliore affidabilità operativa, e sarà di uguale potenzialità alle preesistenti linee. Decade il vincolo sul limite di lavorabilità di cariche di seconda e terza generazione che l’unità Btu potrà lavorare anche al 100 per cento della sua potenzialità”, così riporta una delle relazione trasmesse al Ministero della transizione ecologica. Entro il 2023, Eni ha in programma il superamento definitivo dell’olio di palma, che ha alimentato il nuovo processo green della fabbrica di contrada Piana del Signore. Il progetto di potenziamento ricade nell’area dell’isola 5 dello stabilimento dell’azienda.