Gela. Un chiarimento c’è stato, in settimana. Il sindaco Terenziano Di Stefano è stato sentito, in audizione, dalla commissione mare, pesca e agricoltura. Ha riferito che non c’è stata alcuna volontà di escludere i consiglieri che ne fanno parte dalla recente riunione palermitana, indetta per valutare gli aspetti salienti del complesso e tortuoso iter dei lavori al porto rifugio. La convocazione, secondo quanto riferito dal sindaco, era stata indirizzata esclusivamente a lui. C’era qualche consigliere comunale, a quella riunione con la partecipazione del presidente dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale, “ma solo per una casualità”, ha precisato Di Stefano. A lamentare il silenzio rispetto alla convocazione del tavolo per il porto, è stato il presidente della commissione Alberto Zappietro. Il consigliere di Italia Viva, già in una precedente occasione, aveva lamentato l’esclusione della commissione dal confronto ufficiale sul porto rifugio, tema che invece i consiglieri stanno monitorando. Il sindaco ha confermato quanto riferito nel corso dell’incontro ufficiale.
Ci vorranno almeno sei mesi per il rinnovo dell’autorizzazione ambientale mentre i tecnici dell’Autorità andranno avanti sul progetto definitivo. Non sarà una procedura immune da passaggi intricati. La commissione continuerà a seguire un caso che va avanti da anni e che oggi potrebbe pervenire al capitolo finale, sempre che tutti gli adempimenti dettati durante la verifica con l’Autorità vengano concretizzati.