Porto, iter ancora a rilento: comitato, "serve esito caratterizzazioni, subito tavolo"
Il porto rifugio è insabbiato da anni

Gela. Sulla carta, l'intenzione è di accelerare. Per i lavori nel sito del porto rifugio, l'amministrazione comunale, anche attraverso i riferimenti nazionali, sta tentando di avere riscontri. L'ultimo, però, risale a mesi fa, con il parere favorevole della sottocommissione Via, rispetto all'iter da condurre ai fini autorizzativi. Poi, poco altro. Il comitato pro porto ha scritto al sindaco e all'Autorità della Sicilia occidentale. Attraverso il presidente Massimo Livoti, si chiede la convocazione del tavolo tecnico per fare il punto della situazione. "Ricordiamo che entro giugno-luglio, doveva essere definito l'esito delle ultime caratterizzazioni delle sabbie effettuate tre anni fa, necessario per il prosieguo dell'iter al fine di condurre i lavori di dragaggio dello specchio d'acqua all'interno dell'area portuale, così da garantire la normale fruibilità della struttura", fanno sapere dal comitato. Il sindaco Di Stefano e l'assessore Di Cristina, che seguono questa infinita procedura, hanno più volte attivato tavoli e contatti istituzionali. Dall'Autorità si attendono segnali concreti e li aspetta il comitato, fin dall'inizio impegnato in questa vicenda che non ha ancora fine. Il senatore Pietro Lorefice, di recente, ha preannunciato la volontà di approfondire ancora di più il tema porto, che però necessita di una conclusione certa.