Porto, iter a rilento e incontro tecnico da definire: Tardino, "sito da valorizzare anche con Eni"
Servirà entrare nel merito del caso del porto rifugio, dove sono imprescindbili i lavori di dragaggio, per uscire dal totale isolamento. Il commissario Tardino ha parlato a margine di un evento di settore
Gela. L'attesa è per un incontro ufficiale che serva a fare il punto della situazione sull'iter per i lavori del porto rifugio. Ieri, abbiamo riferito di un passo tutt'altro che lesto. Sia l'amministrazione comunale sia il comitato pro-porto, a quasi un anno dall'ultimo tavolo tecnico tenutosi a Palermo, hanno rinnovato l'esigenza di una verifica, in presenza dei riferimenti dell'Autorità portuale della Sicilia occidentale, che gestisce i siti locali. Il commissario Annalisa Tardino ha fatto, intanto, una disamina generale, a margine di un evento di settore, tenutosi a Genova. Ha toccato, per la prima volta, pure il capitolo del porto di Gela, seppur in via piuttosto generale. Per il commissario, “a Gela intendiamo valorizzare il porto anche in chiave di transizione energetica, in raccordo con la bioraffineria già presente sul territorio. È un asset fondamentale, in linea con le politiche europee che puntano su sostenibilità e digitalizzazione”. Tra gli obiettivi del suo mandato, fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini, “valorizzare la costa sud-occidentale della Sicilia, un fronte strategico per intercettare nuovi flussi dal nord Africa”. L'esponente della Lega, da qualche mese alla guida dell'Autorità che gestisce porti fondamentali in Sicilia, a cominciare da Palermo e Trapani, ha ammesso che sugli altri siti, soprattutto quelli più di recente entrati sotto gestione, “non c’è stato finora il tempo di impostare una programmazione di lungo periodo ma è proprio quello su cui stiamo lavorando”. Servirà entrare nel merito del caso del porto rifugio, dove sono imprescindbili i lavori di dragaggio, per uscire dal totale isolamento.
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