Porto, decisiva firma protocollo: via bipartisan per Di Stefano, più sponde per chiudere il cerchio

 
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Di Stefano insieme a Lorefice e Scuvera

Gela. Come già riferito, il progetto del porto rifugio dovrebbe essere presentato dall’Autorità della Sicilia occidentale entro fine mese, esposto sia agi operatori che al consiglio comunale. Gli interventi per ridare efficienza ad un sito da anni fuori da ogni rotta concentrano costi per circa quaranta milioni di euro, con fondi a carico della stessa Autorità. Uno degli inciampi della procedura in essere è quello del “protocollo” non ancora siglato dalla Regione. In serata, il sindaco Terenziano Di Stefano, durante i lavori del consiglio comunale, rispondendo al presidente della commissione mare Alberto Zappietro, ha comunque precisato che attraverso il parlamentare regionale FdI Salvatore Scuvera l’atto è alla firma. Nel corso della riunione del mattino, insieme al sindaco c’erano esponenti politici bipartisan, ad iniziare dai parlamentari del territorio. Da una parte, il meloniano Scuvera; dall’altra, i senatori grillini Lorefice e Damante. Di Stefano, pure in questo frangente, sta cercando di sondare tutte le sponde istituzionali disponibili e l’interlocuzione con Scuvera c’è stata da subito. Il parlamentare regionale di maggioranza, durante la sua prima visita in municipio, aveva spiegato che si sarebbe messo a disposizione della città e della stessa amministrazione, seppur ci siano evidenti differenze politiche, con FdI che è all’opposizione della giunta.

Sul porto rifugio, in attesa che l’Autorità presenti il progetto, il sindaco cercherà di non farsi sfuggire nessuna occasione utile, sia attraverso un parlamentare regionale pro-Schifani come Scuvera sia per il tramite dei senatori grillini Lorefice e Damante e dell’altro deputato Ars M5s Nuccio Di Paola. Chiaramente, il progetto definito dall’Autorità sarà un primo importante passo che dovrà essere seguito dalle autorizzazioni e dalla disamina delle valutazioni di impatto ambientale. I lavori per l’escavo complessivo si prospettano lunghi e per questo motivo, attraverso la capitaneria di porto, si tenterà di concentrare le risorse finanziarie a disposizione con l’accordo iniziale siglato con Eni sulla realizzazione del pennello intercettore. La strada non sarà per nulla facile ma sul porto il sindaco punta ancora una volta ad una certa politica dell’equilibrio che garantisca supporti sia dagli alleati sia dall’opposizione.

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