Gela. I programmi di finanziamento e gli stanziamenti già ottenuti dal municipio, in una fase resa difficile dal dissesto, sono prioritari per l’amministrazione appena insediatasi. Il sindaco Terenziano Di Stefano, nella sua esperienza tra le fila dell’ex giunta, fu fautore di un sistema organizzativo finalizzato ad attrarre fondi. Tutti i programmi attivati in municipio partirono principalmente dagli uffici del settore da lui retto. Con l’elezione a sindaco ha intenzione di non rinunciare alle procedure in atto. Tra i progetti più ambiziosi c’è stato quello ribattezzato “Sinapsi”, che attraverso la stretta collaborazione con Sicindustria, Eni, fondazione Mattei (sempre della multinazionale) e Università Kore di Enna, dovrebbe dare vita ad un polo tecnologico nell’area ex Asi a Brucazzi. Un vecchio rudere, originariamente realizzato per farne un centro sportivo, dovrebbe lasciare spazio al polo tecnologico finanziato per dieci milioni di euro. Vedrà mai la luce? Il neo sindaco vuole capirlo e domani, in municipio, è in programma una prima verifica. È stata fissata una riunione, alla quale parteciperanno referenti di Sicindustria e chi seguì l’iter.
Un anno fa, l’assise civica si espresse a favore del provvedimento che consentiva all’ente comunale di acquisire l’area e la struttura presenti tra le strade dell’ex Asi. Da allora, sono state praticamente nulle le notizie ufficiali. Il senatore grillino Pietro Lorefice, tra gli altri, cercò di avere riscontri senza troppi risultati. I fondi furono autorizzati a livello ministeriale e un polo tecnologico potrebbe fare da sponda con i progetti in campo per Macchitella Lab, altro obiettivo che Di Stefano vorrebbe concretizzare a stretto giro (la struttura rimane ancora chiusa). Prima di tutto, bisognerà capire se “Sinapsi” abbia ancora le gambe per arrivare a destinazione.