Polo tecnologico a Brucazzi, verifiche sul finanziamento: servono risposte dal ministero

 
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Gela. “Verbalmente pare che il finanziamento per il polo tecnologico sia ancora in piedi”. Servono però certezze maggiori e questa mattina il sindaco Terenziano Di Stefano ha avuto un primo confronto sulla vicenda “Sinapsi”, il progetto, in collaborazione con l’università Kore di Enna, Eni, fondazione Mattei e Sicindustria, che sulla carta dovrebbe assicurare la nascita di un polo tecnologico a Brucazzi, in quello che un tempo era nato come centro sportivo ma poi divenne un rudere abbandonato. “In settimana – aggiunge il sindaco – contatteremo la segreteria del ministro Fitto. L’università Kore, che è soggetto attuatore, potrebbe mandare in gara l’iter ma prima bisogna avere la conferma ufficiale della disponibilità dello stanziamento. Non escludiamo neanche un incontro a Roma”. Il progetto venne finanziato per un importo di dieci milioni di euro. Lo scorso anno, il consiglio comunale dispose l’acquisizione dell’area per il polo. “La questione non è solo locale – precisa il senatore Pietro Lorefice – sto seguendo la vicenda e i problemi sono di due livelli. Il primo è di incomprensione. Il secondo è organizzativo dato che il ministero spesso non risponde neppure alle richieste ufficiali della Kore”.

Il tempo è trascorso senza troppi sviluppi. Quando si iniziò a parlare del progetto, Di Stefano era ancora assessore. Da allora, ha lasciato la giunta Greco insieme al suo gruppo politico per poi arrivare alla vittoria elettorale, senza che per “Sinapsi” ci siano stati passi in avanti decisivi. L’intendimento è evitare che lo stanziamento possa finire nel nulla oppure essere tagliato. Dal ministero ci si attende qualche riscontro ufficiale.

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