Gela. Il polo tecnologico ribattezzato “Sinapsi”, come abbiamo riportato ieri, è stato nuovamente al centro di un tavolo di confronto in municipio. Il progetto prevede la realizzazione in una delle aree ex Asi, acquisita dal Comune. Uno stanziamento pubblico da dieci milioni di euro è già stato autorizzato. L’intero intervento però ammonta a non meno di venti milioni e non può essere coperto integralmente con finanziamenti pubblici. Proprio quello dei fondi da assorbire per investirli sul polo tecnologico è il punto essenziale alla disamina delle parti. Oltre all’amministrazione comunale, ci sono Sicindustria, Kore di Enna e la fondazione Mattei di Eni. Il sindaco Di Stefano, al pari di ciò che si verifica per Macchitella lab, vorrebbe scommettere sulla realizzazione di questa struttura di alta specializzazione tecnologica. Nel corso della riunione di ieri, ha proposto un intervento dell’ente attraverso i fondi delle royalties di “Argo-Cassiopea”, per l’estrazione del gas.
“Il Comune potrebbe intervenire con una quota di cinque o sei milioni – precisa il sindaco – attraverso le royalties del gas. Potremmo vincolarle proprio per il progetto. “Sinapsi” è ambizioso e darebbe al nostro Comune la piena proprietà di un sito per l’alta tecnologia, con un valore di almeno venti milioni. La proposta l’ho avanzata alle altre parti del tavolo e attendiamo risposte in tal senso”. “Sinapsi”, sulla carta, dovrebbe essere una sorta di interconnesione ideale proprio con Macchitella lab, al cui interno sono previste attività di formazione e di insegnamento universitario. A questo punto, l’amministrazione, che vuole chiudere il lungo capitolo dell’ex casa albergo a Macchitella entro novembre arrivando all’apertura, sembra intenzionata a dare seguito pure al polo nell’area di Brucazzi, qualora le condizioni lo permetteranno.
Le competenze tecnologiche della città, avrebbe ricadute economiche di investimenti di grosse aziende sul territorio , è la strada giusta