Gela. La presa di posizione è stata netta, ieri sera, sia tra i banchi della maggioranza consiliare sia sul fronte dell’opposizione. La politica, ancora una volta, pretende che la burocrazia dia seguito alle esigenze dell’aula, anzitutto quando si tratta di atti finanziari delicati come le variazioni di bilancio. E’ uno scenario che si ripete quasi ciclicamente: si è manifestato pure in queste prime sedute del nuovo consiglio comunale. Ai lavori infatti non hanno preso parte né i revisori dei conti né i dirigenti dei settori competenti. Il presidente del civico consesso Paola Giudice, lo ha anticipato proprio ieri sera e lo conferma. “Tra oggi e al massimo lunedì – spiega – invierò una nota ufficiale ai revisori. Non pretendo la loro presenza sempre, anche per sedute che comunque non comportano questioni di carattere finanziario e d bilancio, ma quando si tratta di atti di questo tipo, a partire dalle variazioni, almeno uno dei componenti del collegio deve essere presente e partecipare”. Giudice parla dell’esigenza di “una garanzia per i consiglieri”. Ieri, hanno affrontato sei variazioni di bilancio, in assenza di revisori e dirigenti dei settori di riferimento.
“Ritengo che anche il sindaco si muoverà in questa direzione – precisa il presidente Giudice – con una comunicazione diretta a tutti i dirigenti”. Politica e burocrazia, in un clima istituzionale segnato dal dissesto, assai spesso non trovano un vero punto di convergenza.