Pochi specialisti in ospedale, tempi sempre più lunghi per la chirurgia

 
0

Gela. Si allungano i tempi di attesa per gli interventi chirurgici di routine per il presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Un disagio che colpisce diversi pazienti in cura nei reparti della struttura di via palazzi. C’è per esempio la storia di Fortunato Di Bartolo, 68 anni stomizzato.

L’uomo potrebbe liberarsi del “sacchetto” a fine mese ma per tornare ad avere una vita normale sarà costretto ad attendere un altro mese. E’ un paziente oncologico che ha subito un delicato intervento quattordici mesi fa. Alla base del disagio che colpisce il reparto di Chirurgia oltre all’unità operativa di Ortopedia, c’è la carenza di personale medico e l’impossibilità per il management dell’Asp di assumere nuovi camici bianchi. Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, Giorgio Santonocito, da diverse settimane si batte per riportare la situazione alla normalità.
Ha avuto diversi incontri con l’assessore regionale alla Sanità. Il manager si dice fiducioso per intervenire con l’assunzione temporanea e in tempi brevi dei medici necessari a completare gli organici del personale.
“Gli interventi chirurgici sono bloccati a causa della carenza di medici – spiega Di Bartolo – Sono stati a rinviate molte attività programmatiche, compreso l’intervento per togliermi lo stoma. Comunque hanno assicurato che dopo le festività di Pasqua la situazione tornerà nella normalità. Avrei potuto rivolgermi presso un’altra struttura ospedaliera ma ripongo troppa fiducia nell’equipe medica diretta da Paolo Iudice. Attenderò altri trenta giorni prima di farmi togliere questa sacca che porto ormai da 14 mesi”.

“C’è un problema di personale che colpisce l’ospedale e il centro di Salute mentale gestito ottimamente dal dottore Franco Lauria – assicura il commissario Santonocito – Con l’assessore regionale alla Sanità, Rita Borsellino, abbiamo stabilito di colmare la carenza di personale con l’assunzione in deroga rispetto al blocco. Siamo intervenuto inoltrando una formale richiesta. Intanto abbiamo risolto il problema in alcune unità operative, come l’Ortopedia e il servizio di primo intervento del Pronto soccorso. In queste circostanze sono stati assunti complessivamente due medici”.
Sulla vicenda erano intervenuti anche gli esponenti del sindacato Fsi che nel lamentare la mancanza di personale medico e infermieristico hanno promosso un sit-in all’ingresso del presidio ospedaliero alla presenza del segretario regionale Calogero Coniglio, e degli esponenti sindacali del comparto sanità, Salvatore Ballacchino (segreteria provinciale), Giovanni Giardina e Salvatore Di Natale. Alla loro protesta si era associato anche Maurizio Cirignotta, del Coordinamento nazionale infermieri (Cni).

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here