Gela. Banchi quasi vuoti, soprattutto quelli occupati dai consiglieri di maggioranza, e critiche che non sono tardate ad arrivare neanche dalle voci di esponenti del Partito Democratico. Tra i più contrariati, proprio il democratico Rocco Giudice.
“Sono spesso stato accusato – spiega – di non partecipare alle sedute di consiglio per remare contro il sindaco. Invece, ieri sera, mancava buona parte della maggioranza. In primis, gli esponenti del mio partito ma anche quelli dell’ex Mpa che si sono sempre descritti come fedelissimi del primo cittadino Fasulo. Dov’era la giunta? Gli ultimi venti minuti si è presentata solo l’assessore Giovanna Cassarà. Quando si tratta di votare atti importanti per la città, io ci sono”.
Anche questa volta, comunque, il numero di presenti in aula non ha superato la quota minima di dodici. Nel corso della seduta, su indicazione del consigliere Piero Lo Nigro, è stata anticipata la trattazione di almeno venti debiti fuori bilancio, quasi tutti al di sotto dei trentamila euro. Punti approvati ad alzata di mano fino a quando non ha iniziato a traballare il numero legale.
Così, lo stesso Lo Nigro, ha proposto di aggiornare la seduta al prossimo 2 maggio. Sicuramente, le assenze sono legate allo scottante tema dei debiti fuori bilancio: molti esponenti di maggioranza, infatti, non hanno fatto mistero di non voler partecipare alle votazioni su questi punti.
Il fatto che siano stati prodotti da alte giunte favorisce le assenze in aula. Rocco Giudice ha comunque lanciato un sasso nello stagno, già sufficientemente agitato, della maggioranza.