Gela. Con il ridimensionamento di uno dei siti di conferimento dei rifiuti più importanti dell’isola, quello di proprietà della società privata “Sicula trasporti”, dalla Regione, in questi giorni, arrivano nuovi provvedimenti. La piattaforma integrata di Timpazzo è tra quelle che gli uffici palermitani stanno monitorando, per trasferire i conferimenti dei Comuni di altri territori siciliani, che ricadono sotto la gestione di più Srr. E’ partito da qualche settimana l’iter per l’aumento delle quantità giornaliere conferibili proprio nella vasca E di Timpazzo, con l’obiettivo di rispondere all’emergenza. Gli uffici del servizio 1, che fanno capo al dipartimento ambiente dell’assessorato territorio e ambiente, hanno appena rilasciato il provvedimento di esclusione della Via, con il conseguente parere favorevole sulla valutazione di incidenza. Una decisione formalizzata con un atto ufficiale, sulla scorta dei pareri positivi rilasciati dagli enti competenti e soprattutto dalla commissione tecnica specialistica. In sostanza, arriva un via libera quasi totale all’aumento dei quantitativi di rifiuti che potranno essere ricevuti in discarica, nel sito di Timpazzo gestito dalla “Impianti Srr”, che in questo periodo ha provveduto a trasmettere tutta la documentazione richiesta dagli uffici palermitani. Sono previste delle prescrizioni. A Timpazzo, infatti, potranno arrivare fino ad un massimo di 950 tonnellate al giorno e chiaramente dovrà esserci un monitoraggio periodico di Arpa e degli enti di controllo.
Dopo l’annuncio del ridimensionamento della discarica di Lentini, di proprietà di “Sicula trasporti”, i grillini all’Ars hanno sollevato la questione, chiedendo chiarimenti all’assessore all’energia Daniela Baglieri. Sul futuro più immediato di Timpazzo, c’è il rischio che possa trasformarsi in una delle piattaforme pubbliche, dove conferire la gran parte dei rifiuti dell’isola. Ieri, intanto, dal dipartimento acqua e rifiuti della Regione è arrivato un primo provvedimento che autorizza decine di Comuni a conferire negli impianti di Trapani ed Enna.