Gela. Sulla piattaforma integrata di Timpazzo, già da tempo, si sono concentrate le attenzioni della Regione. L’assessore regionale all’energia Daniela Baglieri, nel dibattito all’Ars, ha spiegato che con il sito di Lentini quasi del tutto saturo, bisognerà concentrarsi anche su Timpazzo, che è una delle poche piattaforme pubbliche ed efficienti in tutta l’isola. E’ già stata esclusa la procedura Via per il progetto di aumento dei quantitativi di rifiuti conferibili a Timpazzo e l’iter va avanti. Pd e Movimento cinquestelle hanno fortemente criticato non solo le scelte della Regione ma anche il silenzio del sindaco Lucio Greco, che comunque negli scorsi giorni si era detto contrario all’arrivo di più rifiuti a Timpazzo. Ora, spiega che ritiene il progetto “una follia e una cosa assurda per un territorio così fortemente compromesso da essere dichiarato area ad alta crisi di incidenza ambientale”. Allo stesso tempo, precisa però che la scelta ultima spetta alla Regione e la competenza sul sito di Timpazzo è della Srr4, attraverso la controllata “Impianti Srr”. “La vicenda legata al conferimento nella discarica di Timpazzo è troppo delicata per diventare oggetto di speculazione da parte di alcune forze politiche. Siamo, infatti, di fronte ad una situazione che, se non affrontata con competenza e professionalità, rischia di far pagare alla nostra città un prezzo troppo alto. Chi si limita solo a criticare, non dovrebbe dimenticare che le competenze per la gestione della discarica di Timpazzo sono in capo alla Srr. Non faccio questa precisazione per non assumermi le mie responsabilità – spiega – ma solo per invitare ad impostare correttamente i termini del problema. Sappiamo tutti che la discarica di Lentini è prossima alla saturazione e la nostra pare che sia una delle tre individuate in Sicilia dalla Regione per evitare l’emergenza. Noi non vogliamo sottrarci al compito di prestare un aiuto alle città in difficoltà, ma pretendiamo il rispetto di alcuni principi che garantiscano e tutelino il nostro territorio”. Greco, tra le altre cose, conferma di non essere stato coinvolto e di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali, né dalla Srr né dalla Regione. “Ritengo grave che il Comune non abbia ancora ricevuto nessuna nota in merito, come ritengo inspiegabile che il sottoscritto non sia stato interpellato né dalla Regione né dai vertici della Srr. E’ chiaro che chiederò le ragioni di questa mancata comunicazione, perchè nessuno può decidere di venire a scaricare in città senza un’interlocuzione con gli amministratori della città, dove la discarica individuata ha sede. Non voglio minimamente pensare che i responsabili della Srr siano stati convocati e abbiano deciso tutto senza interpellarmi. Trascurare gli amministratori del comune più popoloso della società di regolamentazione dei rifiuti sarebbe imperdonabile. Spero davvero di sbagliarmi – conclude – ma se ancora non rompono il silenzio sarò io a farlo e chiederò un incontro chiarificatore. Checché ne dica chi mi accusa di non aver difeso il territorio, in realtà posso rassicurare la cittadinanza di avere già espresso la mia posizione, che è di totale disaccordo all’eventualità di portare il carico dei rifiuti da conferire a Timpazzo da 450 tonnellate a 950 tonnellate”.
Secondo Greco, che si dice “pronto a tutto per evitare che si concretizzi questo scenario”, la città e il territorio “vanno risanati e non ulteriormente devastati”. Se a Palermo l’aumento dei quantitativi di rifiuti dovesse essere approvato, potrebbe crearsi qualche crepa tra l’amministrazione comunale e il governo regionale, che in quest’ultima fase sembrano invece marciare piuttosto in sintonia. Peraltro, in giunta il sindaco è affiancato da esponenti che hanno riferimenti politici diretti proprio nel governo regionale.