“Più che un nuovo ospedale servono servizi veri al Vittorio Emanuele”, civici: “Pd? Normali dinamiche”

 
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Consiglieri di "Una Buona Idea"

Gela. Non vogliono creare dispute interne alla maggioranza del sindaco Di Stefano. Ieri sera, durante la seduta di question time con le mozioni, però qualche divergenza si è manifestata nel dialogo, questa volta piuttosto complesso, tra i civici di “Una Buona Idea” e i dem. Intorno al progetto del nuovo ospedale di Ponte Olivo, previsto dal governo regionale, i democratici hanno portato in aula una mozione finalizzata ad impegnare l’amministrazione affinché monitori tutti i passaggi, evitando che si perdano i fondi indicati dal presidente Schifani. I civici però si sono dimostrati scettici. Credono poco all’utilità di un nuovo ospedale ma vogliono invece che vengano attivati i servizi in quello di Caposoprano, ancora oggi a scartamento ridotto. Sul tema hanno depositato una richiesta di monotematico. Come ha sottolineato il consigliere di “Una Buona Idea” Davide Sincero, non servono “cattedrali nel deserto”. “Sarei più felice se ci fosse un ospedale come quello attuale con servizi pienamente efficienti – precisa – non ce ne facciamo niente di un nuovo ospedale, ancora tutto da realizzare, se poi in quello esistente si fa fatica anche a ricevere le cure dopo la frattura di un piede. La politica regionale forse sta tentando di interessarsi alla città in questo modo? Sarabbe più semplice darle i servizi sanitari che attende da anni, con il rafforzamento dell’ospedale Vittorio Emanuele. Non mi pare comunque che ci siano divisioni nella maggioranza”. Un concetto che Sincero ha espresso in aula, ieri sera, sulla stessa scia di altri consiglieri del suo gruppo, come Giudice e Giorrannello, e dell’assessore Franzone. “Sono scettico sul progetto del nuovo ospedale – aggiunge Giudice – penso sia meglio dare servizi alla città, attraverso il nosocomio già attivo. Da lì bisogna partire. Divisioni con il Pd? Non mi pare. Sono normali dinamiche di consiglio. Nel nostro gruppo ci sono stati voti differenti. Io mi sono astenuto mentre il consigliere Sincero ha votato contro. Non ci vedo niente di strano. La mozione comunque è stata approvata”. Sicuramente, i dem sono parsi piuttosto spiazzati dalle valutazioni espresse in aula dagli alleati civici. Paradossalmente, ma non troppo viste le intenzioni potenziali del governo Schifani, la mozione del Pd ha trovato maggior riscontro tra esponenti di opposizione, anche di centrodestra, che hanno detto sì all’iniziativa.

Le incomprensioni sono diventate valutazioni discordanti sul tema del nuovo nosocomio. Consiglieri e dirigenti di Pd e “Una Buona Idea”, compreso il sindaco Di Stefano, probabilmente un chiarimento informale, fuori dall’aula dell’assembla cittadina, cercheranno di averlo. Nessuno vuole incrinare i rapporti alla vigilia di una fase decisiva, con tanto di bilancio stabilmente riequilibrato ancora da varare. Se dem e civici non si sono “capiti” sulla questione ospedale, i pentastellati (cardini di un altro pezzo dell’alleanza di governo della città) hanno preferito rimanerne fuori, votando favorevolmente la mozione del Pd e senza alcuna resistenza.

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