VERONA (ITALPRESS) – “Lo aspettavo da tanto, finalmente me lo hanno chiesto. Per me è stata un’esperienza bellissima, una grande sfida e finalmente ho la possibilità di raccontare una storia perché spesso il mio lavoro è solo illustrativo, più estetico mentre qui si racconta una storia completa”. A parlare è Paolo Roversi, il primo fotografo italiano del calendario Pirelli, il più famoso al mondo, alla presentazione della nuova edizione ispirata a Giulietta Capuleti.
Oltre al tradizionale calendario, Roversi ha realizzato anche un cortometraggio di 18 minuti in cui interpreta se stesso nel ruolo di un regista impegnato in una serie di audizioni per scoprire la Giulietta ideale.
Trovare Giulietta, ovvero cercare la donna ideale, non è altro che tentare di realizzare il sogno che ognuno insegue nella propria vita. Sta qui il senso profondo di “Looking for Juliet”, il soggetto che il fotografo Paolo Roversi ha messo in scena per il Calendario Pirelli 2020 ripercorrendo la tragedia shakespeariana.
“Giulietta è una donna che ha grandi valori umani, pronta a sacrificare tutto per il suo amore – sottolineato Roversi – Sposa il suo nemico, è una ribelle che va al di là delle regole. In soli quattro giorni si trasforma: da ragazza naif e innocente quale era, diventa una eroina che lotta contro tutti per salvare il valore dell’amore”.
“L’idea di Giulietta mi è venuta perché lavoro da anni intorno ai temi della bellezza, dell’amore, ma anche della femminilità e della dolcezza: Giulietta è tutto questo – spiega – Se si deve pensare a un ideale femminile, forse Giulietta è una delle poche figure che riesce a racchiudere in sé tutto questo”.
Protagoniste di questo calendario sono le star hollywoodiane Emma Watson, Kristen Stewart, Claire Foy, Mia Goth (“Nymphomaniac” di Lars Von Trier e “Suspiria” di Luca Guadagnino), Indya Moore (la star di “Pose”), Yara Shahidi (suo il ruolo da protagonista come la figlia Zoey Johnson nella sitcom “Black-ish”), nonché le cantanti, la cinese Chris Lee e la spagnola Rosalia (vista in “Dolor y Gloria” di Pedro Almodovar).
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