Piazza Garibaldi | Il salotto ottocentesco di Caltanissetta e le sorprendenti curiosità del Tritone

Nel cuore di Caltanissetta, Piazza Garibaldi unisce Duomo, San Sebastiano e Fontana del Tritone: storia urbana e rito pasquale da scoprire.

A cura di Redazione
08 luglio 2025 11:00
Piazza Garibaldi | Il salotto ottocentesco di Caltanissetta e le sorprendenti curiosità del Tritone - Foto: Insider93/Wikipedia
Foto: Insider93/Wikipedia
Condividi

Intrecciando il reticolo urbano di Caltanissetta, c’è un punto in cui tutte le strade – materiali e simboliche – convergono: Piazza Garibaldi. Nata come Piazza Ferdinandea in onore di Ferdinando II di Borbone, ribattezzata nel 1860 dopo l’insurrezione garibaldina, la piazza-quadrilatero (40 × 50 m) funge da snodo fra Corso Umberto I e Corso Vittorio Emanuele. Sul basolato lavico posato nel restyling 2008-2009 si fronteggiano il duomo di Santa Maria La Nova, la variopinta San Sebastiano e il neogotico Palazzo del Carmine, mentre i portici dei palazzi mercantili ricordano i fasti degli scambi di seta e zolfo dell’Ottocento.

Un quadrilatero di storia e potere civico

Il nuovo nome, scelto nel 1860, segnò la rottura con il passato borbonico e sancì l’ingresso della città nel Regno d’Italia. I cantieri post-unitari ridisegnarono le quinte edilizie, pavimentarono l’area in pietra calcarea e piantarono ficus ornamentali per offrire un palcoscenico dove sacro e laico dialogano. A nord si aprì il prospetto barocco del duomo – impreziosito dagli affreschi fiamminghi di Guglielmo Borremans –; a ovest la facciata eclettica di San Sebastiano venne ridipinta in porpora e azzurro; a sud il settecentesco Palazzo Salomone accolse i negozi della borghesia nascente. Fra queste quinte si tenevano i mercati agricoli del lunedì, le assemblee popolari e i comizi che, nel 1894, anticiparono le rivolte minerarie dei carusi.

Il tritone in bronzo e la piazza che cambia volto

Cuore visivo dello spazio è la Fontana del Tritone, gruppo bronzeo del 1890 scolpito dal maestro nisseno Michele Tripisciano: un dio marino doma un cavallo d’acqua fra due mostri, riflesso dell’eterna sfida fra uomo e natura. Il progetto dell’architetto Gaetano Averna prevedeva l’opera nell’androne municipale, ma il 15 dicembre 1956 fu collocata al centro della piazza, in luogo di un lampione ottocentesco. Dal 2008 al 2009, con il progetto “La Grande Piazza”, il basolato di asfalto fu sostituito da lastre laviche, la fontana restaurata e illuminata a LED, regalando al bronzo una patina verdastra che oggi firma loghi sportivi e souvenir cittadini. 

Curiosità

Ogni Mercoledì Santo le minuscole “Varicedde” – riproduzioni delle celebri Vare – aprono i riti della Settimana Santa nissena radunandosi proprio in Piazza Garibaldi: i piccoli gruppi sacri vengono disposti in cerchio attorno al Tritone, che per una notte diventa sentinella cristiana. A luci spente, con la sola fontana illuminata, la piazza si trasfigura in «chiesa sotto le stelle», offrendo ai fedeli l’indulgenza plenaria prevista dai riti pasquali.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela