Gela. I finanzieri, nell’abitazione di famiglia nel quartiere San Giacomo, trovarono due piante di marijuana e tracce di polvere bianca su un bilancino. Sequestro adesso costato la condanna a otto mesi di reclusione, con pena sospesa, al ventenne Leandro Costarelli. Il giudice Miriam D’Amore ha riqualificato l’accusa nell’ipotesi meno grave, emettendo un verdetto più lieve rispetto ai due anni di reclusione chiesti dal pm Pamela Cellura. Secondo le accuse, la droga, una volta prodotta, sarebbe stata spacciata.
Il difensore del giovane, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha invece spiegato che sarebbe eventualmente servita solo al consumo personale, data la scarsa percentuale di principio attivo. Lo stesso imputato, dopo l’arresto, spiegò che quella coltivazione casalinga riguardava solo il consumo personale.