Piano viabilità da rifare, disabili e commercianti sul piede di guerra

 
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La denuncia di Paolo Capici

Gela. L’attivazione della Zona a traffico limitato (Ztl) rende off-limits l’accesso al centro storico anche per i disabili.

Potranno transitare solo in occasioni di particolari eventi. I commercianti hanno annunciato una levata di scudi contro i provvedimenti di riorganizzazione del traffico veicolare e le nuove tabelle orarie volute dall’amministrazione comunale. Sul banco degli imputati è finito ancora una volta Eugenio Catania, l’assessore alla Viabilità e Polizia municipale sfiduciato dai consiglieri durante una seduta monotematica. “Vuol dire che dovremo incontrare l’associazione dei disabili – replica candidamente Catania – L’obiettivo della giunta Messinese è di rendere tutto il centro storico area pedonale”.

Non la pensano allo stesso modo ne i disabili, rappresentati da Paolo Capici avvocato dell’associazione H, ne i commercianti. Quest’ultimi parlano di calo delle vendite legate alla rimodulazione della circolazione in via Bresmes. Due attività commerciali, un bar e una copisteria,  hanno annunciato la chiusura. Il gestore dello storico bar Miramare, Giovanni Susino, si dice pronto ad organizzare un sit-in. “L’amministrazione comunale ha deciso arbitrariamente il nostro fallimento – accusa Susino – Senza consultare le associazioni di categoria ha rimodulato i sensi di marcia e cancellato le aree di sosta. Non hanno avuto nemmeno il buon senso di rendere agibile l’unico parcheggio multipiano, inagibile perché vandalizzato”.

Sulla stessa scia del barista anche il titolare della panetteria “San Francesco. “Ho detto al sindaco di avere notato un calo del quaranta percento sulle vendite – racconta Francesco Caruso – lui con nonchalance ha chiesto di volere controllare il registro dei corrispettivi. Mi sarei aspettato una soluzione al disagio economico. In attesa di provvedimenti sono stato costretto a fare a meno di una operatrice”.

L’avvocato Paolo Capici ha annunciato una manifestazione di massa con i disabili costretti alla carrozzina. “Vogliamo essere liberi di andare in piazza quando crediamo – dice Capici – Ci opponiamo ad un’ordinanza che limita l’accesso ai disabili autorizzati a transitare solo durante particolari eventi quali gli spettacolo. Non siamo clown da circo ma essere comuni che chiedono il diritto a vivere senza ulteriori barriere”. 

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