Gela. Il lavoro è soprattutto in prospettiva del bilancio stabilmente riequilibrato. In giornata, come avevamo riferito, il sindaco ha riunito la giunta e i tecnici. Il piano triennale delle opere pubbliche è uno strumento propedeutico che dovrà servire proprio nell’ottica del bilancio stabilmente riequilibrato, nella fase del dopo-dissesto. L’attività la sta monitorando il dirigente Antonino Collura, tra i pochi rimasti nella “pattuglia” dirigenziale del municipio. Dal piano escono tutti i progetti già appaltati, con cantieri partiti o che stanno per essere avviati, come nel caso del sistema “Qualità abitare”, del secondo tratto del lungomare, della riqualificazione di Montelungo e della scuola “Solito”. Il sindaco Di Stefano e l’assessore al ramo Di Dio hanno comunque sottolineato che, tra gli altri, verranno ricompresi progetti che non sono stati finalizzati con “Patto per il Sud” e “Agenda urbana”: potrebbero infatti trovare copertura con la nuova programmazione dei fondi 2021-2027. Rimane pure il progetto del nuovo stadio comunale, inizialmente nel novero del programma “Patto per il Sud” ma che l’amministrazione intende delineare nella prospettiva del project financing. Il piano triennale è tra gli strumenti necessari per proseguire il cammino verso il bilancio stabilmente riequilibrato.
“Dovremo redigere due piani – precisano sindaco e assessore – quello 2023-2025 e l’altro che tocca il periodo 2024-2026”. Il confronto, tra politica e tecnici, si è sviluppato proprio intorno agli interventi in previsione. “Non ci saranno realizzazioni impossibili da concretizzare – aggiunge Di Dio – vogliamo muoverci su progetti che possono trovare copertura soprattutto con la nuova programmazione 2021-2027 e ancora con altri stanziamenti che man mano verranno definiti”. All’incontro convocato dal sindaco Di Stefano ha preso parte inoltre il segretario generale Carolina Ferro.