NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Con Kobe nel cuore e nella mente di tutti, la Nba va avanti con fatica. Niente derby a Los
Angeles con i Lakers che hanno chiesto e ottenuto il rinvio della sfida contro i Clippers in segno di lutto per la scomparsa di Bryant. Si è giocato a Philadelphia, la città natale del cinque volte campione Nba che ha giocato nella squadra della Lower Marion High School, il liceo che ha frequentato la leggenda del basket. Prima del match tra i Sixers e i Warriors, la maglia numero 33, quella che vestiva allora Bryant, è stata incorniciata ed esposta al centro del parquet con le luci del palazzetto spente e soltanto la maglia illuminata. Intorno i giocatori di casa con le maglie numero 8 e 24, i numeri indossati da “Black Mamba” durante la sua straordinaria carriera. Al ritorno in campo dopo l’infortunio ha giocato con la 24 Joel Embiid e fanno davvero effetto i numeri, appunto quelli di Kobe, con cui ha chiuso la sua prestazione: 24 punti e 8 rimbalzi difensivi (10 in totale). Philadelphia vince 115-104, dalla panchina ne fa 19 Neto e va in doppia cifra tutto il quintetto iniziale: oltre ai 24 di Embiid, 17 Simmons, 14 Harris, 12 Horford (11 rimbalzi per lui), 11 Milton. A Golden State non bastano i 28 di D’Angelo Russell.
In tutto 8 le gare della notte. Un solo italiano in campo. Si tratta di Nicolò Melli protagonista nel successo che gli Hornets ottengono, per 125-111, in casa dei Cavaliers. L’azzurro mette a referto 11 punti, 4 rimbalzi e un assist nei 16 minuti di gioco, dando un contributo importante a una vittoria targata Holiday e Ingram, rispettivamente autori di 28 e 24 punti, mentre si ferma a 14 Zion Williamson.
(ITALPRESS).