Pericolo in ospedale per i talassemici, "Costretti a raggiungere a piedi il reparto per le trasfusioni"
La denuncia è di Salvatore Di Caro, presidente della Late "Maurizio Nicosia", che punta l'indice contro i guasti tecnici all'ascensore principale del nosocomio di via Palazzi.
Gela. Pazienti talassemici costretti a raggiungere il reparto a piedi per sottoporsi a trasfusione, sfidando “la stanchezza e l’affaticamento – tuona Salvatore Di Caro, presidente dell’associazione Late – concause di chi riceve poco ossigeno per l’emoglobina bassa”. Pesano le parole del presidente dell’associazione che porta il nome di Maurizio Nicosia, paziente che ha dedicato la vita alla lotta per i servizi ai soggetti affetti da talassemia. L’indice accusatorio è puntato contro i soliti guasti tecnici che costringono all’inutilizzo degli ascensori del presidio ospedaliero “Vittorio Emauele”.
“La scarsa sensibilità da parte dei vertici dell’ospedale di via Palazzi – incalza Salvatore Di Caro – sfocia in disagi sia per i soggetti talassemici che per tutta la collettività”. Dalle accuse del presidente della “Libera associazione talassemici emopatici” “l’ascensore principale è guasto ormai da due settimane. Un vero disagio – accusa Di Caro – per tutta la collettività che deve raggiungere gli ambulatori dislocati nelle diverse unità operative dell’ospedale”.
Secondo la Late “Maurizio Nicosia”, l’impossibilità di potere usare gli ascensori rischia di avere ripercussioni sulla sicurezza dei pazienti talassemici che devono sottoporsi a terapie mirate, quali le trasfusioni. Dalla segnalazione dell’associazione Late, anche l’ascensore del gruppo operatorio sarebbe inutilizzabile perché intasato dal transito continuo delle barelle per lo spostamento dei pazienti dai reparti alla sala operatoria e viceversa. Lo stesso sarebbe in uso anche per attività di cucina mentre “l’ascensore adiacente al Pronto soccorso – ricorda Salvatore Di Caro - funziona solo con la chiave, quindi ad uso esclusivo del personale ospedaliero”. Secondo il presidente della Late “Maurizio Nicosia” “l’unica soluzione sarebbe agevolare l’accesso al Laboratorio analisi per accedere agli ascensori che si trovano vicino la Terapia intensiva fino al completo ripristino degli ascensori dell’ospedale”.
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