Sette mesi per una visita cardiologica, Corsa per la vita denuncia disinteresse politico

 
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Gela. Sette mesi di attesa per una visita cardiologica ed Ecg con prova da sforzo all’ospedale Vittorio Emanuele. A denunciare il disservizio è Silvio Liscandra, presidente dell’associazione “corsa per la vita”. “Questo – dice – Lisciandra, è il tempo che mi sono visto prospettare allo sportello prenotazioni del C.U.P. di via Palazzi, ma se si vuole accorciare l’attesa c’è il servizio “Intramoenia” che azzera i tempi, ed entro 48 ore la visita è effettuata, ma con una piccola differenza. Con il ticket ospedaliero si pagano 90 euro, con l’intramoenia 234 euro”.

“Non tutti – continua il presidente dell’associazione – possono permettersi di pagare la seconda cifra, per cui l’attesa con il ticket è di sette mesi, e non un massimo di trenta giorni come prevede la legge”. 

“Vorrei precisare, ribadisce ancora Lisciandra, che è da anni che corro insieme ad un gruppo sportivo per le strade siciliane, con l’associazione Road Runner prima, e con il comitato Camminatori Gelesi dopo, per cui dobbiamo sottoporci periodicamente a visite cardiologiche ed ECG con prova di sforzo richieste dal medico sportivo”. L’associazione, “Una corsa per la vita”, che da anni si batte per la salute dei gelesi, si appella ai politici: “E i politici gelesi cosa fanno? Si legge nel comunicato a firma del presidente, niente, stanno a guardare, tanto per loro il problema non esiste”. L’associazione chiede provvedimenti urgenti da parte della politica per un territorio già privato di molti rami della sanità ricordando che in città e nei comuni limitrofi esistono numerosissimi casi di ammalati cardiologici che non possono permettersi il lusso di aspettare tempi così lunghi o di effettuare visite a pagamento. “Tutto ciò è vergognoso, afferma ancora Lisciandra, per le tasche svuotate e per la salute compromessa da parte delle autorità sanitarie e politica regionale compresa, riducendo la nostra città in coma farmacologico”. “E’ ovvio, conclude il presidente di “Una corsa per la vita”, che non rinuncerò a correre, perché lo sport è salute e vita, anche se c’è molta amarezza per la vicenda accadutami da diretto testimone e agli  amici del gruppo sportivo compresi, con i quali ci stiamo allenando per la maratonina di “camminata veloce” che si terrà a Ragusa il 27 Gennaio 2019”.

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