Gela. “So di aver sbagliato ma oggi ho cambiato vita. Ho una famiglia e sto seguendo un percorso diverso”. Un passato fatto di tossicodipendenza che l’ha condotto a minacciare i genitori pur di avere i soldi e a finire a processo con l’accusa di estorsione. Per Marco C. però è arrivata l’assoluzione. Il giudice Marica Marino ha accolto quanto sostenuto dal difensore, l’avvocato Flavio Sinatra. Quei soldi erano stati chiesti con la minaccia proprio per avere la droga da assumere. Da tempo, però, l’imputato ha cambiato vita, dopo essersi disintossicato con il ricovero in una comunità. Anche la madre, proprio per questa ragione, ha cercato di ridimensionare quanto accaduto, appoggiando gli sforzi del figlio.
Una serie di elementi portati in giudizio dalla difesa e che alla fine hanno assicurato un verdetto favorevole. Davanti a quanto emerso nel corso delle indagini, però, il pm Sonia Tramontana ha ritenuto sussistenti tutte le accuse, chiedendo la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione. Il giudice ha però emesso un verdetto di assoluzione.