"Per Gela faremo di tutto ma sanità da riformare", Di Paola: "300 mila euro a progetto di rilancio non alle mancette"
La linea di Di Paola ricalca quella del sindaco Di Stefano
Gela. In settimana, potrebbe delinearsi in maniera quasi definitiva la sfera ospedaliera regionale, con il piano del governo Schifani pronto a essere vagliato dalla commissione salute dell'Ars e ad essere votato. Per l'ospedale "Vittorio Emanuele", il rischio è di ulteriori tagli e già domani il sindaco e una rappresentanza istituzionale saranno proprio a Palermo per tentare di scongiurare le ipotesi al ribasso per il nosocomio locale. Il centrodestra sembra fare muro, compatto, e questo potrebbe non favorire. Con il sindaco, si schiera senza se e senza ma il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola. Già la scorsa settimana, durante il tavolo di confronto in municipio, ha riferito che "con i tagli, gradualmente, il Vittorio Emanuele rischierà la chiusura". "Noi speriamo di poter evitare il depotenziamento e lo faremo fino all'ultimo - precisa il parlamentare regionale - però, il sistema sanitario va riformato. Non può essere basato esclusivamente sulle appartenenze politiche. Durante la riunione alla quale hanno partecipato tutti i manager delle Asp siciliane, compresi quelli dell'Azienda sanitaria di Caltanissetta, tutto veniva descritto come perfetto, senza alcun problema. È assurdo. Gela e tante altre città siciliane non si possono permettere decurtazioni ulteriori di servizi". Di Paola, così come il sindaco Di Stefano, è certo che il centrodestra abbia ormai fatto delle scelte, puntando a intese nette. "Il rientro di Sammartino nel governo regionale, dopo un anno di interdizione dai pubblici uffici, con tutto il rispetto per la persona, ma è una vergogna e fa capire quale accordo ci sia dietro", aggiunge il vicepresidente Ars. In questi giorni, a livello locale, Di Paola è stato in cima all'elenco delle critiche mosse dal centrodestra. È stato tacciato di incoerenza sul tema dei fondi regionali, che lo scorso anno permisero di avere un budget, poi speso dall'amministrazione comunale con gli eventi estivi che volgono al termine. "Purtroppo, non hanno capito che il mio riferimento è allo stanziamento da oltre due milioni di euro, esclusivamente per sagre e feste di paese - aggiunge - tutto sotto l'egida della Dc. Con i trecentomila euro dello scorso anno, io, attraverso l'emendamento, ho voluto sostenere un progetto ampio di rilancio turistico della città e lo avrei fatto anche con altri Comuni. Non è accettabile che il governo regionale cerchi di costringere i sindaci a presentarsi con il piattino in mano per avere contributi. La maggioranza, adesso, per voce del capogruppo Dc Carmelo Pace fa retromarcia sulle mancette da oltre due milioni di euro per finanziare sagre ed eventi attraverso gli enti Locali. Dopo che come Movimento cinquestelle abbiamo sollevato il caso in commissione bilancio, la Democrazia Cristiana ha dovuto fare un passo indietro annunciando l'accantonamento dell'articolo. E’ una vittoria del Movimento 5 Stelle ed è una vittoria dei cittadini siciliani. Destiniamo piuttosto questi fondi per aiutare concretamente i tanti siciliani che ogni giorno fanno i conti con mille emergenze”.
In foto il parlamentare Ars Di Paola
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