Gela. “Se il consigliere Di Dio fosse rimasto in Forza Italia, oggi avrebbe un peso specifico sicuramente maggiore. Purtroppo, non riesce a fare beni i conti”. I forzisti locali, con in testa il coordinatore Vincenzo Pepe, fanno blocco sul progetto Mancuso e fanno capire che il partito, pur avendo ottenuto meno voti in città rispetto a cinque anni fa, rientra comunque a pieno titolo nelle strategie regionali. Pepe, peraltro, non lascia indietro nessuno e cita anche il risultato del presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. “Come dettano i numeri, Forza Italia è riuscito ad essere il secondo partito più votato in città, con 3.598 preferenze, solo dietro al Movimento cinquestelle, che ha ottenuto 5.541 voti. Noi facciamo politica cooperando e facendo squadra. Il fatto che l’onorevole Michele Mancuso abbia avuto in città meno voti rispetto alla precedente tornata elettorale poco importa – dice – conta il risultato di tutto il partito. È ovvio comunque che cinque anni fa, avendo avuto come candidato Pino Federico, campione in città per preferenze, il risultato elettorale del partito fu maggiore. Ciononostante, grazie al nostro candidato Salvatore Sammito che ha dimostrato serietà, pur sapendo di non avere i mezzi dei concorrenti interni, è riuscito a fare comunque un ottimo risultato a livello cittadino e di questo il partito ne terrà conto. Grazie anche al contributo del candidato niscemese Rosetta Cirrone Cipolla, campionessa di preferenze al femminile, Forza Italia risulta essere il primo partito in provincia, riuscendo a superare il Movimento cinquestelle”.
Per Pepe e per il gruppo locale azzurro, la flessione in città non sembra collocabile nella categoria dei campanelli d’allarme. Anzi, il coordinatore rilancia. “Noi ci candidiamo ad avere il nostro Michele Mancuso al governo regionale – conclude – essendo stata la provincia di Caltanissetta per troppo tempo orfana di un assessore regionale”.