Gela. Un giro di controlli tra molte aziende impegnate nel settore dei rifiuti e delle bonifiche aveva fatto emergere diverse, presunte, irregolarità fiscali. La richiesta d’assoluzione. Per la titolare di una delle società, però, è stata chiesta l’assoluzione davanti al giudice Tiziana Landoni. E’ stato direttamente il pubblico ministero Giampiero Cortese a pronunciarsi in tal senso, “assoluzione perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”. L’ammontare della presunta evasione fiscale, infatti, è stato accertato come inferiore rispetto ai nuovi limiti introdotti da una recente normativa in materia. Quindi, niente reato. La richiesta d’assoluzione è arrivata per Manuela G., legale rappresentante dell’azienda al centro degli accertamenti fiscali. Una decisione, quella di assolverla, sostenuta in aula anche dai suoi legali, gli avvocati Vincenzo Salerno e Nicola Nicoletti.
