Pedopornografia online, 2 arresti e 5 denunce in Sicilia
Le persone coinvolte sono uomini, di età compresa fra i 68 anni e 41 anni, con eterogeneità dei vissuti e inseriti in ambienti sociali diversi, e tra questi anche un operatore sanitario.
PALERMO (ITALPRESS) – Nell’ambito della seconda tranche di una più vasta operazione, denominata in codice “Parabantes”, già avviata lo scorso marzo e volta al contrasto dello sfruttamento dei minori a fini sessuali commesso attraverso la rete Internet, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Palermo ha arrestato 2 persone residenti nel capoluogo siciliano. Gli indagati sono accusati di divulgazione, cessione e detenzione di immagini video e foto pedopornografiche. Altre 5 persone – due residenti nella città di Palermo, una persona residente a Caltanissetta e due nelle province di Agrigento e Catania – sono state denunciate perchè trovate in possesso di migliaia di file audio e video che documentano abusi sessuali commessi su minori.
Le indagini, svolte in collaborazione con il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale, sono state coordinate dalla Procura di Palermo e hanno permesso agli investigatori di individuare ulteriori soggetti dediti alla diffusione in rete di contenuti pedopornografici e allo scambio di immagini e video di violenze sessuali subite da minori, in alcuni casi anche con età al di sotto dei 5 anni. Le persone coinvolte sono uomini, di età compresa fra i 68 anni e 41 anni, con eterogeneità dei vissuti e inseriti in ambienti sociali diversi, e tra questi anche un operatore sanitario. Tutto il materiale rinvenuto, compreso quello presente negli spazi cloud sequestrati agli indagati nel corso delle perquisizioni, è al vaglio degli inquirenti e della Polizia Postale, e sottoposto agli accertamenti necessari per far luce su eventuali ulteriori aspetti dell’inchiesta quali la ricostruzione della rete dei contatti delle persone coinvolte e l’identificazione delle piccole vittime attraverso la comparazione di foto e video già presenti in banche dati internazionali.
– Foto di repertorio Polizia Postale –
(ITALPRESS).
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