Gela. In settimana, la direzione dem cercherà di dare una prima svolta. Il partito, da mesi a livello cittadino, attraversa una fase di transizione per nulla esente da patemi. Le dimissioni dell’ex segretario Guido Siragusa e l’avvento del commissario Giuseppe Arancio hanno fatto da cesura, in un partito che cerca la pacificazione interna. “Dobbiamo essere comunità”, sottolinea Arancio. Il commissario, inizialmente convinto della necessità di convocare da subito un’assemblea, ha invece dato priorità ad un faccia a faccia tra dirigenti ed esponenti del partito. “Tutti siamo attori protagonisti”, sottolinea. L’ex parlamentare Ars, fin da subito, ha cercato di smarcarsi da eventuali posizionamenti. C’è chi ritiene che la sua nomina sia stata decisa per garantire la scalata interna dello zoccolo duro. “Le decisioni saranno prese insieme – dice ancora – non voglio essere un commissario che si limita ad andare per la propria strada. Non a caso ho scelto di farmi affiancare da Giuseppe Fava e Francesco Di Dio, con i quali mi sento giornalmente. Il Pd è un partito che decide secondo criteri precisi. Non è il partito di una sola persona. E’ un partito che c’è stato, c’è e continuerà ad esserci. Dobbiamo dare priorità a vicende che sono preoccupanti, mi riferisco alla difficile situazione finanziaria del Comune che rischia di ingessare anche il prossimo sindaco. Ci sono poi temi nazionali come il salario minimo. Tutti dobbiamo contribuire”. Sul piano delle alleanze, Arancio non nasconde che “un interlocutore privilegiato” è il Movimento cinquestelle. “Non ci siamo mai sposati ma nel tempo abbiamo condiviso diversi temi, sia per la tutela ambientale sia rispetto ad altri ambiti – continua – penso che sarà possibile approfondire ancora di più nell’ottica di una coalizione ampia. Non abbiamo preclusioni verso nessuno. I civici? Non sono tutti la stessa cosa. C’è chi preferisce andare verso il centrodestra. Siamo pronti a dialogare, invece, con quelle forze che vorranno condividere una piattaforma programmatica. Vogliamo allargare i confini ma non si fanno alleanze a prescindere”.
Negli ultimi tempi, i contatti ci sono stati non solo con i grillini ma anche con esponenti di “Una Buona Idea”, gruppo civico che potrebbe decidere di condividere punti programmatici dell’area progressista. Anzitutto, Arancio dovrà rimettere insieme anime piuttosto inquiete, quelle che in questi anni sono state alla base del Pd locale.