Gela. Il sentore che nel Pd non tutte le strade conducano verso l’agorà, a guida Terenziano Di Stefano, c’è ed è concreto. I dem proprio per questo non si sono ancora espressi sul da farsi, seppur il partito locale abbia fondato il percorso per quest’alleanza. In settimana, potrebbero arrivare sviluppi. Uno dei componenti della struttura commissariale, Francesco Di Dio, fa capire che sarebbe grave avere tendenze volte ad ostacolare il percorso naturale verso l’agorà. “Il Partito democratico deve essere motore e collante per una larga e coesa coalizione di forze progressiste, moderate e movimenti civici – dice Di Dio – per competere alla pari e con successo con la coalizione avversaria di centrodestra a trazione meloniana, partendo dai Comuni e dalle Regioni”.
Dirottare tutto verso una sorta di soluzione B potrebbe incidere, non poco, su una certa credibilità politica e sulla tenuta di un modello, ormai radicato in altre Regioni. “Il Pd deve pero’ essere sapiente e lungimirante – continua Di Dio – non si faccia trascinare, nelle realtà locali, in comportamenti che facciano da ostacolo all’unità e alla coesione della coalizione. In questi casi si assumerebbe una grossa ed imperdonabile responsabilita’ politica, con sicure conseguenze elettorali”. Pare chiaro il rimando alle scelte che vanno ufficializzate in vista delle amministrative cittadine. L’agorà attende il sì della dirigenza dem ma come riferito non tutti sembrano pensarla allo stesso modo.(In foto Di Dio e il consigliere comunale Gaetano Orlando)
