Gela. “Fasulo candidato per il Partito Democratico alle prossime amministrative? E’ ancora presto per dirlo ma, certamente, da sindaco uscente ne avrebbe tutto il diritto”.
Il deputato regionale democratico Giuseppe Arancio non nega l’ipotesi di una ricandidatura dell’attuale primo cittadino. “Non dimentichiamo – continua – che la sua amministrazione è riuscita a mettere mano ai debiti fuori bilancio, pagandone oltre venti milioni. Ovviamente, non è tutto rose e fiori ma, perlomeno, i servizi essenziali sono stati mantenuti”.
Il deputato non si nasconde neanche davanti alle recentissime inchieste che si sono abbattute su Palazzo di Città. “Io coinvolto in quella sulla Rsa di Caposoprano? Mi pare – conclude Arancio – che i magistrati della procura abbiano già sgomberato il campo ufficializzando l’assenza di politici tra gli indagati. Posso solo dire che, all’Ars, ho sempre lavorato per il territorio, riuscendo ad ottenere quasi cento posti letto in più. Abbiamo fermato le trasferte forzate di tante famiglie con disabili o malati psichici ai quali pensare. Non mi sono mai speso né per Tizio né per Sempronio. Non ho mai agevolato una o l’altra società. Se ci sono stati abusi nella gestione delle convenzioni regionali o nell’eventuale rilascio di autorizzazioni, non è certo un mio problema”.
