Gela. Ritrovamenti archeologici d’ogni tipo, compreso l’ultimo solo in ordine di tempo ditrentanove lingotti ritenuti unici al mondo, riportati alla luce solo grazie all’abnegazione di semplici privati come Franco Cassarino e i componenti della sua associazione.
Ricchezze archeologiche abbandonate. Per questa ragione, gli attivisti locali del Movimento 5 stelle puntano il dito in direzione “della miopia di questa e delle precedenti amministrazioni incapaci di comprendere che questo preziosissimo patrimonio archeologico è sconosciuto fuori città”. Così, tutti i dubbi dei cinque stelle si concentrano anche sulla vicenda delle navi greche ritrovate nei fondali e sul paventato museo del mare. “Le stesse navi greche – scrivono i grillini – pur restaurate giacciono morenti nelle casse del museo archeologico che ora è privato anche della sala centrale. Non si capisce il motivo di questa scelta. Il sindaco Angelo Fasulo aveva sottoscritto già nel settembre dello scorso anno con il soprintende di allora Salvatore Gueli una convenzione che prevedeva di esporre le navi al palazzo Ducale. Quale credibilità può avere un’amministrazione comunale che sottoscrive convenzioni che non intende rispettare? Perché al Museo? E soprattutto perché ancora nelle casse?”.