Gela. In attesa della seduta di domani sera, che prevede all’ordine del giorno anche il rendiconto 2020, l’assise civica si è pronunciata su due mozioni. In serata, è stata approvata, con i voti favorevoli di tutti i presenti in aula, la proposta che impegna l’amministrazione comunale al rafforzamento di tutte le misure a tutela delle donne vittime di violenza. La mozione è stata voluta dal presidente del consiglio Salvatore Sammito e dai capigruppo. Nel corso del dibattito, è emersa la necessità di rafforzare anche lo sportello antiviolenza, già istituito in passato. Le voci sono state quasi del tutto univoche. La grillina Virginia Farruggia, la dem Alessandra Ascia, il consigliere di Fratelli d’Italia Sandra Bennici, quello di Impegno Comune Valeria Caci, ma anche il centrista Salvatore Incardona e il consigliere di “Avanti Gela” Salvatore Scerra, prendendo in esame più aspetti della vicenda, hanno confermato la necessità che l’amministrazione comunale possa concentrare più risorse su questo fronte, a cominciare dal potenziamento dello sportello antiviolenza ma anche da un progressivo ampliamento dell’attività del settore servizi sociali. In aula, in assenza dell’assessore al ramo Nadia Gnoffo, è stato direttamente il sindaco Lucio Greco a prendere la parola e a confermare che lo sportello antiviolenza è comunque attivo e che c’è l’intenzione di dar seguito alla mozione. E’ stato citato il progetto, previsto in via Madonna del Rosario, che attraverso il programma di finanziamenti “Agenda Urbana” consentirà di utilizzare un ex immobile sequestrato, perché abusivo, facendolo diventare un centro per ospitare donne vittime di violenza. Incardona ha comunque sottolineato come sia necessario che gli uffici comunali si rafforzino, per seguire i casi di donne, che denunciando si trovano a patire anche le conseguenze di una burocrazia, non sempre così attiva nel dar seguito alle indicazioni normative.
Il sì dell’aula è arrivato anche per la mozione del capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra. Ci sono state osservazioni su quanto proposto dal consigliere, che alla fine ha ottenuto il sì dell’aula per l’installazione di defibrillatori automatici, da collocare in città, nelle zone più frequentate. Scerra ha parlato di un allarme dovuto ai tanti casi di decessi, spesso legati a malori che stroncano chi li subisce. La presenza di defibrillatori automatici esterni potrebbe essere una prima soluzione di intervento e il consigliere si è rifatto anche a Comuni limitrofi, come Niscemi, che hanno disposto l’installazione proprio di defibrillatori automatici. Il numero legale, invece, è venuto meno al momento di trattare la mozione, a firma Pd, destinata ad interventi per riqualificare la stazione ferroviaria.