Gela. Tra il sindaco Di Stefano e le analisi condotte dai revisori dei conti dell’ente la distanza è sempre più netta. Il primo cittadino ha contestato il parere negativo che il collegio ha rilasciato sull’atto di ricognizione delle partecipate. “Noi lavoriamo in piena trasparenza – ha detto il sindaco – Ghelas la stiamo risanando e oggi c’è un piano industriale per il contratto. Ghelas non l’abbiamo costituita noi ma vogliamo salvaguardarla. L’Ato rifiuti è in liquidazione e non possiamo uscire, per legge. La Srr4 ha bilanci pubblicati e fa attività. Il Gal “Valli del Golfo” ci consente di seguire comparti importanti. Asmel è una piattaforma nazionale che potrà permetterci di condurre gare e concorsi. Se non si approva la ricognizione ci saranno sanzioni imposte dalla Corte dei Conti”. Il pentastellato Castellana è stato ancora più diretto. “I revisori vanno oltre la loro funzione – è intervenuto – hanno rilasciato un parere politico. Ci chiedono praticamente di mettere in liquidazione la Ghelas. Vengano in aula a dirlo ai lavoratori”. C’era una carenza di base sulla ricognizione, non effettuata negli ultimi due anni che hanno preceduto l’avvento della giunta attuale.
Il segretario Curaba e gli uffici finanziari si sono confrontati sull’atto di ricognizione. “È un tema molto delicato e l’atto va trasmesso alla Corte dei Conti. Sicuramente, la Corte chiederà spiegazioni sul perché l’atto non sia stato presentato negli anni precedenti”, ha spiegato Curaba. La ricognizione ha avuto il voto favorevole di tutta la maggioranza in aula.
Offesa istituzionale del consigliere castellana verso l’ organo dei revisori contabili. C’è un parere espresso: votarlo o no. Inutile aizzare il tono per farglielo dire a loro in aula, siete consiglieri e spetta voi. Dopo questa dichiarazione direi che il Pentastellato non ha competenza a rivestire la carica.