Gela. “Deve intervenire il consiglio comunale e segnalare le inefficienze del servizio idrico in città”. Domani, a Caltanissetta, si riunisce la commissione tecnica, che sulla carta deve garantire il giusto monitoraggio delle attività svolte dal gestore del servizio idrico integrato. Un organismo del quale fanno parte sindaci dei comuni della provincia e funzionari. Il segretario confederale della Cisl Emanuele Gallo considera fondamentale un coinvolgimento dell’assise civica, che meglio di altri conosce le istanze degli utenti per un servizio che continua ad essere poco adeguato. “I consigli comunali dei territori si esprimano svolgendo la funzione di indirizzo che agli stessi compete – dice il sindacalista – e nello stesso tempo comunichino alla commissione eventuali inadempienze del gestore Caltaqua per agevolare il lavoro della commissione e per salvaguardare le prerogative dell’assise civica, nello spirito di collaborazione e partecipazione”. Entro sessanta giorni, tocca proprio alla commissione, presieduta dall’attuale commissario dell’Ato idrico Rosalba Panvini, produrre una relazione che indichi i punti deboli del servizio.
“La Cisl auspica, per la legge sulla trasparenza, che i verbali della commissione tecnica siano resi pubblici – conclude Gallo – invita le istituzioni a vigilare sulla potabilità dell’acqua, sulla depurazione e sull’erogazione. Non servono le dichiarazione di qualche sindaco o di qualche segretario di partito nei confronti di Caltaqua. Bisogna applicare l’articolo 12 della legge 11 agosto 2015 n.19. Tutto ciò significa che si ha il potere di rescindere il contratto ed avere una gestione del sistema idrico integrato diversa”. Nelle scorse settimane, Gallo ha denunciato il costante aumento delle bollette idriche, in contrasto con l’originario contratto di servizio.
