"Parole Lupo in linea, non siamo progressisti", Caci: "Dopo bilancio non si abbassi attenzione"
L'esponente Mpa sembra lanciare una sorta di monito politico, rivolto a un'alleanza che alla voce autonomisti spesso tende a essere diffidente
Gela. Il bilancio stabilmente riequilibrato, che si appresta al voto del consiglio comunale, è un passaggio amministrativo e politico fondamentale per l'amministrazione del sindaco Terenziano Di Stefano. Nella sua maggioranza tutti ne sono consapevoli. Gli autonomisti dell'Mpa, a loro volta, non hanno mai mostrato cenni di rinuncia o di scelte diverse da quelle dello scorso anno: stanno con Di Stefano, in città, e lo hanno ribadito. Ieri, in consiglio comunale, l'esponente autonomista Lucia Lupo ha voluto però mettere le cose in chiaro. L'Mpa è con Di Stefano ma non si riconosce nel fronte progressista, collocandosi invece "nel centrodestra", come ha ribadito l'ex pentastellata che ha scelto l'autonomia, oggi in "Grande Sicilia". "Quello del consigliere Lupo è stato un intervento opportuno che conferma la nostra linea - dice il referente territoriale Mpa Rosario Caci - abbiamo sempre spiegato che la nostra collocazione è nel centrodestra. Non siamo mai stati progressisti, magari qualcuno tende strategicamente a dimenticarlo. Un sindaco pienamente civico come Di Stefano è una garanzia di autorevolezza". Caci non trascura quanto fatto fino a oggi dall'amministrazione. "Per quanto riguarda i settori affidati al nostro assessore Valeria Caci - aggiunge - non solo si riscontrano risultati ma ce ne saranno ancora molti altri. A noi, interessa lavorare. Il bilancio che verrà approvato è importante ma non decisivo. Non risolverà tutte le criticità generate dal dissesto. Sicuramente, è un passo essenziale. Con maggiori risorse bisognerà incidere sulle manutenzioni e sulla viabilità". L'esponente Mpa sembra lanciare una sorta di monito politico, rivolto a un'alleanza che alla voce autonomisti spesso tende a essere diffidente. "Spero che non si interpreti il passaggio del bilancio - dice inoltre - come una specie di obiettivo raggiunto, dopo il quale si tenda ad abbassare l'attenzione oppure a concentrala su ragionamenti e scelte meramente politiche. Sarebbe un grave errore. Per quanto ci riguarda, questo non accadrà mai". I lombardiani alle amministrative accettarono il progetto del "modello Gela", nonostante le evidenti distanze dal contesto progressista, base principale di quest'esperienza. Oggi, fanno da collante istituzionale con gangli non secondari del governo regionale. Il loro contatto costante è con l'assessore all'energia Francesco Colianni, che segue capitoli di forte interesse per la città, compreso quello delle royalties del progetto "Argo-Cassiopea". "Non voglio anticipare nulla - sottolinea Caci - ma su questo versante e sul riconoscimento delle somme che spettano al Comune c'è forte ottimismo". Gli autonomisti non si sono mai sottratti al confronto interno alla maggioranza del governo cittadino e il rapporto l'hanno strutturato in primis con il sindaco. Un dialogo che non pare risentire di tappe precedenti: nei prossimi mesi però qualche variazione allo schema iniziale potrebbe maturare. "Un confronto politico, chiesto da più parti, mi sembra normale e fisiologico - continua il referente territoriale Mpa - penso che il sindaco saprà gestirlo nel migliore dei modi. Probabilmente, sarebbe opportuno confrontarsi anche sul bilancio, prima di arrivare in aula". Di Stefano e i civici di "Una Buona Idea", come è noto, stanno per ufficializzare "Spazio civico", la rete territoriale di movimenti, fuori dai partiti, che punta a porsi in uno scenario provinciale e regionale. Nell'ottica autonomista questo sviluppo può incidere. "Sicuramente, dà maggiore autorevolezza a un sindaco con una struttura più ampia, provinciale e regionale, mantenendo la natura civica - conclude Caci - siamo stati invitati e saremo alla presentazione. Gli sviluppi di questa rete? Non so che prospettive effettive potrà avere, soprattutto rispetto alle competizioni elettorali".
In foto Rosario Caci
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