Gela. Il parere negativo rilasciato dal collegio dei revisori, che concentra nubi assai scure sui conti del Comune, in questi giorni è al centro di una serie di valutazioni. La disamina condotta dai tre revisori preoccupa diversi consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione. Gli atti finanziari, allo stato, devono passare anche dalle mani del commissario, che era già stato nominato dalla Regione, per via dei termini di approvazione sforati. Sulla base delle cinquanta pagine del parere, redatto dal collegio, il commissario ha chiesto controdeduzioni al settore bilancio, guidato dal dirigente Alberto Depetro. Dovrà rispondere alle tante criticità fatte rilevare dai revisori, che hanno individuato molti punti dubbi, dalla copertura dei debiti e fino alla destinazione delle royalties estrattive e alla fondatezza del pareggio di bilancio. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, che aveva in programma, per la prossima settimana, di convocare tutti i capigruppo e fare il punto della situazione sul parere, ha scelto di attendere che il settore bilancio rilasci le controdeduzioni. Molto passa dalle analisi che saranno condotte dal dirigente Depetro, che ormai da anni e con tutte le amministrazioni che si sono susseguite (fin da quella dell’ex sindaco Angelo Fasulo) è al vertice degli uffici finanziari del municipio. I revisori hanno fatto emergere, in base all’attività di controllo condotta, anche la necessità che gli uffici dell’ente siano più pronti a rispondere alle richieste di atti e documenti, quando si rendano necessari per ricostruire l’esatto sviluppo degli equilibri finanziari del municipio. “Bisogna evitare l’allarmismo – spiega Sammito – aspettiamo le controdeduzioni del dirigente e le valuteremo. In ogni caso, il bilancio potrà andare in aula consiliare dopo che sarà visionato dai consiglieri che possono presentare anche emendamenti. Sarà necessario ulteriore tempo”.
La prossima settimana, i revisori dovrebbero essere sentiti in audizione dalla commissione consiliare bilancio, presieduta dall’esponente FdI Pierpaolo Grisanti. Qualche preoccupazione inizia a serpeggiare (e c’è inoltre il fardello del maxi debito maturato nei rapporti con l’Ato rifiuti e riconosciuto dal tribunale delle imprese di Palermo). Il sindaco Lucio Greco sta cercando di avere tutti i necessari riscontri dagli uffici, allo stato ha l’interim del settore bilancio. Il parere arriva dopo che i pm della procura hanno chiuso le indagini su presunte irregolarità nella destinazione in bilancio dei fondi delle royalties estrattive. Altro aspetto che non viene per nulla trascurato, anche nella maggioranza del sindaco.