GELA. Il parcheggio trasformato in una pista per scooter, bici ed auto. Schiamazzi notturni, rumori molesti e persino parabrezza spaccati per noia delle auto in sosta. Stanchi di tutto questo i residenti della via Istria e della via Colombo hanno preso carta e penna e denunciato la condizione di invivibilità, soprattutto nelle ore notturne, nella zona del parcheggio Arena.
I rumori sono causati innanzi tutto dalle lamiere in ferro posizionate in prossimità delle rampe di accesso ai vari piani del parcheggio e che producono, ad ogni passaggio di veicolo un fastidioso rumore che durante la notte disturba il sonno, costituendo grave nocumento per la salute psichica di chi abita nella zona vicina al parcheggio.
A ciò si aggiungono gli assordanti rumori prodotti quasi tutte le sere e le notti, talvolta fino alle mattinate, da gruppi di vandali che frequentano il parcheggio con l’esclusivo scopo di esaudire i loro incivili passatempo: sgommare con auto e motorini, urlare, anche con amplificatori, suonare musica a tutto volume, far esplodere petardi ed in ultimo arrecare danni a porte, finestre e quanto è possibile danneggiare all’interno del parcheggio, producendo i conseguenti assordanti rumori.
Non meno dannosi sono i lanci di sassi, nelle ore notturne, dalla scalinata di Via Filippo Morello, che si affaccia sulla via Istria, soprattutto nei fine settimana, per mano di ignoti, i quali, più volte hanno causato notevoli danni ai veicoli parcheggiati lungo la strada.
“Ci sentiamo completamente abbandonati dalle istituzioni – scrivono – in quanto più volte abbiamo denunciato questi fatti senza mai approdare a soluzioni definitive. Riteniamo oltremodo inconcepibile che rumori molesti, tali da danneggiare lo stato di salute degli abitanti, debbano provenire da una struttura della pubblica amministrazione, gestita per dare un servizio ai cittadini ma incurante dei problemi che agli stessi può arrecare”.
Queste le proposte:
1) Sistemazione urgente ed indifferibile delle canalette metalliche disposte in prossimità delle rampe del parcheggio, in modo da renderle silenziose al passaggio delle autovetture;
2) Sorveglianza del parcheggio, nelle ore notturne, o un qualsiasi tipo di intervento che impedisca l’accesso a chi frequenta il parcheggio solo per compiere atti vandalici o per disturbare la quiete notturna.
3) Videosorveglianza della scalinata di via Filippo Morello.
In caso di mancato riscontro partirà un esposto in Procura.
Sarà questo il futuro dei giovani e il nostro?