Gela. Sotto processo per truffa dopo aver pagato circa diecimila euro di materiale pubblicitario con almeno dodici assegni risultati del tutto vuoti. Per questa ragione, si è aperto il processo ai due titolari
di altrettante società che, nel corso degli anni, hanno controllato diversi supermercati in città. Il giudizio a carico di F.F. e F.F. si svolge davanti al giudice Manuela Matta.
A denunciare le presunte irregolarità sono stati i titolari di una società palermitana che si occupò di fornire il materiale.
“Mi accorsi subito – ha spiegato in aula l’imprenditore che sarebbe stato raggirato – di diverse anomalie. Gli assegni che mi consegnarono non avevano nulla a che vedere con le intestazioni delle loro società. Purtroppo, però, fui costretto a fidarmi. Non potevo gettare al macero tutta la merce”.
Dopo aver accertato che gli assegni non potevano garantire nessun compenso, i fornitori, adesso costituitisi parti civili nel processo, cercarono di contattare i clienti.
“Non abbiamo avuto modo – ha spiegato l’altro socio – di avere un colloquio. Si sono sempre negati e noi, alla fine, ci siamo dovuti esporre con le banche. E’ stato il colpo definitivo per la nostra azienda”. L’azienda pubblicitaria finì in liquidazione.
Adesso, la decisione sul caso potrebbe arrivare già alla prossima udienza fissata per il 10 marzo.