Gela. “Le uniche preclusioni le ha messe Forza Italia siciliana. Matteo Salvini ha subito offese pesantissime da Gianfranco Miccichè e sono insuperabili. Con i militanti forzisti, invece, non abbiamo nessun problema”. Il deputato nazionale Alessandro Pagano spiega così l’intesa che negli scorsi giorni ha consentito di mettere insieme buona parte del centrodestra cittadino a supporto del candidato salviniano Giuseppe Spata. Lo stesso deputato, durante una visita in città, aveva già escluso qualsiasi accordo tra Lega e Forza Italia. Il circolo salviniano, però, fa parte di un’alleanza composta anche dai “dissidenti” azzurri, quelli che non hanno condiviso le scelte del coordinatore provinciale Michele Mancuso, che a sua volta ha ufficializzato il sostengo al “civico” Lucio Greco. “I nostri militanti in città hanno pieno mandato – dice ancora Pagano – mi fido di quello che decidono Spata, Raffaele Carfì, Salvatore Sauna, Rosario Sammartino, Emanuele Alabiso e Massimo Ognisanto. Se escludo l’alleanza con il partito di Forza Italia? Certo. Prima di tutto, Miccichè dovrebbe scusarsi. La politica è dialogo e anche per questo abbiamo riallacciato i rapporti con alleati con i quali non parlavamo più. Non accetto però la prevaricazione”.
Il patto stretto intorno alla candidatura di Spata viene visto come un banco di prova. “C’è stata tantissima umiltà – dice Raffaele Carfì – tutti sono stati pronti a fare un passo indietro. Problemi personali? Abbiamo ragionato di politica e non di altre vicende. E’ partito un progetto politico basato sul dialogo. I ruoli? Ad eccezione del sindaco, non è stato deciso ancora nulla”. Il candidato del patto di centrodestra non chiude la porta ad eventuali nuovi ingressi. “Per noi, è importante creare una coalizione naturale di centrodestra – spiega Giuseppe Spata – aspettiamo DiventeràBellissima e gli altri partiti. La presenza dei forzisti? Non vedo nessuna incoerenza. I problemi riguardano solo Miccichè e le sue dichiarazioni molto violente contro Salvini”.
