Gela. È attualmente detenuto con l’accusa di tentato omicidio in un’inchiesta coordinata per competenza territoriale dai pm della procura locale. Questa mattina, il trentatreenne Emanuele Montaperto è stato sentito dal gip per l’interrogatorio di garanzia. Stando agli investigatori, a maggio, in un’area rurale a Butera, avrebbe accoltellato due braccianti, padre e figlio, a loro volta di Campobello di Licata, così come l’indagato. In base alle accuse, voleva ucciderli. Al gip, difeso dal legale Salvatore Manganello, ha però spiegato che già conosceva i due e inoltre si sarebbe difeso da un’aggressione. Pare che ci fosse stato forse un diverbio per ragioni lavorative. Anche Montaperto, seppur macellaio, spesso lavora tra i campi. Al culmine della contesa verbale, ha riferito che sarebbe stato aggredito dai rivali.
Per questa ragione, avrebbe reagito. Ha negato di averli accoltellati. Ha precisato di essere rimasto a sua volta ferito. La procura gelese ritiene gravi i fatti e ha sostenuto l’esigenza di mantenere la misura cautelare. Per la difesa, invece, anche sulla base di quanto riferito dall’arrestato, mancherebbero i presupposti di pericolosità per la detenzione. Il gip deciderà mentre le indagini proseguono.