Padre accusato di violenza sessuale sul figlio minore, vicenda sarà giudicata dalla Corte d’assise

 
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Gela. Saranno i giudici della Corte d’assise di Caltanissetta a valutare le pesanti accuse che vengono mosse ad un militare dell’arma. È ritenuto responsabile di violenze sessuali a danno del figlio, ancora minorenne. Una vicenda sulla quale si era già espresso il collegio penale del tribunale di Gela, individuando appunto la competenza della corte nissena. La difesa dell’imputato, sostenuta dai legali Salvo Macrì e Luigi Cinquerrui, ha avanzato appello, con riferimento alla competenza. L’imputato alla fine ha optato per la rinuncia all’azione “per evitare un ulteriore, inutile, e persino dannoso, per lo stesso appellante, dispendio di tempo”, ha indicato la difesa. Il militare dell’arma ha sempre negato ogni consistenza dell’accusa che gli viene mossa. I legali che lo rappresentano ritengono di poter chiarire tutto nel corso del giudizio. Nel procedimento sono parte civile l’ex moglie (madre del minore) e alcuni familiari, con i legali Giuseppe Messina, Eleanna Parasiliti Molica e Giovanni Di Giovanni.

Proprio i legali di parte civile avevano già indicato l’inammissibilità dell’appello delle difese. La rinuncia di fatto apre definitivamente al procedimento in assise. I difensori avevano comunque insistito sulla fondatezza del ricorso, ritenendo valida la questione posta sulla competenza per materia. I magistrati della Corte d’assise di Caltanissetta porteranno avanti l’intera istruttoria in un caso assai delicato.

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