Ospedale, ladri in azione più volte nell'ultimo periodo
Un ospedale che si ritrova così vulnerabile, esposto a chi vede in quelle strutture pubbliche non un luogo di cura, ma un bersaglio semplice
Gela. Il furto di tubi che ha danneggiato la linea dell'ossigeno dell'ospedale Vittorio Emanuele non è un episodio isolato. Nelle ultime settimane, il nosocomio è stato teatro di una serie di furti: le macchinette del bar scassinate con un piede di porco – refurtiva minima, ma migliaia di euro di danni. Poi un colpo nella mensa: rubate un’affettatrice industriale e alimenti destinati alle cucine. Un ospedale che si ritrova così vulnerabile, esposto a chi vede in quelle strutture pubbliche non un luogo di cura, ma un bersaglio semplice. I carabinieri indagano. Secondo le prime ricostruzioni, le telecamere interne avrebbero già ripreso il responsabile del furto di tubi: si sarebbe confuso tra gli operai del cantiere esterno, entrando senza destare sospetti, recidendo il tubo con delle cesoie e allontanandosi rapidamente. Un furto da pochi euro. Una ferita profonda a un presidio sanitario che ogni giorno lotta per garantire cure, sicurezza e continuità assistenziale a un intero territorio.
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