Gela. Poco personale, soprattutto nei reparti chiave dell’emergenza Covid. La politica, da diverse mesi, ha preso atto che l’ospedale “Vittorio Emanuele” non è stato messo nelle condizioni di rispondere all’emergenza pandemica. La deputata regionale grillina Ketty Damante, alcune settimane fa, aveva annunciato un’interrogazione all’assessore regionale Ruggero Razza. Dopo quanto accaduto negli scorsi giorni, con pazienti costretti ad attendere ore sulle ambulanze prima del ricovero, ritorna sulla vicenda. “Se già in tempi normali l’ospedale “Vittorio Emanuele” aveva note carenze di personale, la situazione oggi dato che dalla Regione non è arrivato alcun rinforzo, la situazione risulta ancora più grave e inaccettabile. Nelle scorse ore – spiega – una donna è rimasta in ambulanza dodici ore nel piazzale dell’ospedale perché non si trovava un posto letto. Morale, se eravamo già in emergenza in tempi normali, adesso è un disastro”. Viene ritenuto del tutto non adeguato il numero di anestesisti in forza al reparto di terapia intensiva. “Il reparto di terapia intensiva è sotto organico già da tempo, su 18 medici rianimatori anestesisti previsti in pianta organica ormai da anni ne abbiamo solo 8. Oggi, il “Vittorio Emanuele” risulta tra le strutture identificate dal piano regionale Covid del 3 novembre per far fronte all’emergenza sanitaria attuale. Il piano prevede 8 posti letti in terapia intensiva e 50 posti letto in sub intensiva. Un piano che risulta però un vero e proprio libro dei sogni, del quale Razza e Musumeci non hanno alcuna contezza. Infatti, dato che abbiamo appena 8 medici rianimatori, questi dovranno pure sostenere l’attività dedicata ai posti previsti per i malati Covid che necessitano di ricovero o, addirittura, di terapia intensiva. Quindi, se in tempi normali le evidenti carenze dell’ospedale creano disagio, in tempi di pandemia possono rappresentare un pericolo grave. Il personale sanitario non può essere impiegato in modo così massiva senza che esponenzialmente non cresca la possibilità di errore”.
Damante si rivolge direttamente al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore Razza. “Ho sollecitato a maggiore responsabilità il presidente della Regione e il suo assessore – conclude – chiedendo quali iniziative siano state attuate e quali si intendano attuare, per coprire le carenze di organico e quali siano state compiute per verificare l’adeguatezza del personale sanitario attualmente in forza all’ospedale. Anche l’Asp di Caltanissetta ha le proprie responsabilità, infatti sarebbe utile sapere perché per sopperire alla mancanza di medici anestesisti-rianimatori, non ha ancora provveduto alla stipula di un’apposita convenzione con altre strutture sanitarie, come già da settimane hanno fatto ad esempio l’Asp di Ragusa e quella di Siracusa”. Tutti quesiti che in una fase così grave della pandemia non stanno trovando risposte e che si trascinano da anni.