Gela. Dopo il blackout elettrico causato da un guasto all’unico gruppo elettrogeno in dotazione, in ospedale è l’impianto di climatizzazione a fare le bizze. Un disagio che si ripercuote sulla già precaria assistenza ai pazienti e, in alcuni reparti, sull’attività degli operatori sanitari. In Dialisi i pazienti sono costretti a sopportare la calura estiva per sottoporsi alle trasfusioni. Non va meglio al Pronto soccorso anche se i condizionatori sarebbero stati parzialmente ripristinati.
I tecnici dell’ospedale hanno sudato le proverbiali sette camicie per scongiurare che il problema avesse ripercussioni sulla normale attività dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, intervenendo con sollecitudine nel gruppo operatorio, i cui interventi sono limitati alle urgenze anche per colpa della mancanza di medici anestesisti. Rischiano di rimanere isolati gli operatori del 118, costretti a recuperare vecchi ventilatori per fronteggiare la rottura dell’impianto di condizionamento. Un disagio che aumenta per chi effettua il turno diurno, dove l’asticina delle temperature sale vertiginosamente. Nessun problema per la palazzina che ospita gli uffici amministrativi dove a causa di un efficace impianto di condizionamento è possibile lavorare anche con una comoda giacca.
